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Gil
- 06/09/2023 13:16:00
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Annalisa, Quin: Grazie di cuore.
Quin, credo che tu abbia ragione e comunque alla fine importa quanto e come un testo risuoni al tuo orecchio, poiché, a fianco di una critica letteraria, vi è anche l’esperienza soggettiva del lettore, ancorché plausible di variazioni nel tempo di fronte al medesimo scritto. Effettivamente, in questo caso, anche io ho avvertito fin dall’inizio, nella mia rilettura, una certa sgradevolezza di suono, epperò anche so che il mio restare un eterno principiante, non mi consente la capacità tecnica di una edotta rilavorazione testuale (almeno fino ad oggi è stato ed è così, chissà se in futuro qualcosa in me cambi). Grazie ancora per la lettura, il commento è lo spunto di riflessione.
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Annalisa Scialpi
- 01/09/2023 14:52:00
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La parola mancanza ricorre nel testo. Sembra proprio di
respirarla, non come vuoto, ma come pienezza di un desiderio
che è esso stesso incarnazione dell’amore.
Altre immagini potenti si dispiegano nel testo poetico, a voler
offrire materia a qualcosa che è stato, ma sempre sarà, nel
profumo della mancanza.
Grazie per la bella poesia!
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